L’attuale immunizzazione materna
Io prevengo
Al momento quattro: influenza, pertosse, tetano e difterite.
In tutte le donne in gravidanza, e per ogni successiva gestazione è raccomandata in particolare la vaccinazione anti-influenza (se la gravidanza si verifica nel corso di una stagione influenzale), che si può effettuare in qualsiasi momento della gravidanza.
Di grande rilievo la vaccinazione difterite, tetano-pertosse (dTpa) raccomandata come singola dose durante il terzo trimestre di ogni gravidanza (27-32 settimane).
In gravidanza, è possibile somministrare il vaccino dTpa e il vaccino anti-influenzale contemporaneamente.
Anche in tempo di nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2), secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità è essenziale mantenere gli appuntamenti vaccinali, soprattutto per le vaccinazioni raccomandate, fino a quando le misure di risposta alla Covid-19 lo consentano.
In caso di alto rischio di esposizione al poliovirus (per es. viaggi in paesi endemici) può essere somministrato anche il vaccino inattivato della poliomielite (IPV); nei casi chiaramente indicati, la pratica clinica consente di somministrare vaccini tetravalenti.
La vaccinazione anti-influenzale è raccomandata e offerta gratuitamente alle donne in qualsiasi epoca della gravidanza. Infatti, l’influenza stagionale aumenta il rischio di complicanze: ospedalizzazione materna, prematurità, parto cesareo, distress del feto, basso peso alla nascita e interruzione di gravidanza.
La vaccinazione anti-influenzale va raccomandata per la prevenzione della prossima stagione. Indicativamente a partire dalla seconda metà di Ottobre 2020.
La gravidanza è uno dei momenti più delicati nella vita di una donna e le precauzioni non sono mai troppe. Durante i nove mesi di attesa e dopo il parto, la donna e anche il feto e il futuro neonato sono più a rischio di infezioni, per questo è bene vaccinarsi. Il vaccino ti protegge dall’influenza ma anche dalle sue complicanze e conseguenze, inoltre il vaccino protegge il tuo bambino, grazie ai tuoi anticorpi – prodotti dopo il vaccino - che passano a lui attraverso la placenta. Ricorda che i bambini non possono essere vaccinati prima dell’inizio del terzo mese di vita (61° giorno), quindi il vaccino anti-influenzale in gravidanza è l’unico modo che hai di proteggere tuo figlio.
Secondo le nuove indicazioni del Ministero della Salute, il vaccino antinfluenzale può essere somministrato in ogni fase della gravidanza, prima della stagione epidemica (generalmente da fine ottobre a prima di Natale). Occorre considerare che sono necessarie circa 2-3 settimane prima della risposta anticorpale e che tale risposta deve essere completa prima del picco dell’influenza (generalmente fine gennaio-inizio febbraio). La protezione dura per tutta la stagione e la vaccinazione antinfluenzale va rifatta ad ogni stagione nuova perché il virus muta ogni anno.
N.B.: Il vaccino antinfluenzale non protegge da Covid-19.
Perché devo vaccinarmi contro la pertosse?
La pertosse è un’infezione molto seria e molto contagiosa. I neonati e i lattanti sono più a rischio di complicanze anche gravi, soprattutto nei primi sei mesi di vita. Possono verificarsi complicanze neurologiche permanenti, polmonite, insufficienza respiratoria e altre che richiedono ospedalizzazione e possono anche portare alla morte. Nel primo anno di vita, la pertosse non si manifesta con attacchi di tosse ma con crisi di apnea durante le quali il bambino smette di respirare.
In genere, l’infezione è trasmessa dalla stessa mamma o da un altro parente stretto.
Per questo si raccomanda vivamente la vaccinazione antipertosse (vaccino dTpa, nei casi indicati dTpa-polio) durante ogni gravidanza. Può essere somministrato anche in associazione a quello antinfluenzale.
Il mio ginecologo mi ha detto che l’ideale è alla 28° settimana di gravidanza…
Il ginecologo ha ragione, secondo le nuove Linee Guida del Ministero della Salute, il periodo migliore va dalla 27° alla 36° settimana di gravidanza, idealmente alla 28° settimana perché in questo periodo si riesce a ottenere una migliore risposta immunitaria materna. Inoltre, viene garantito un passaggio ottimale di anticorpi dalla mamma al bambino attraverso la placenta. In ogni caso, ogni periodo può essere utile, seguendo le indicazioni del proprio ginecologo.