Sono arrivate: sono le vampate! La buona notizia è che durano pochi minuti ma possono ripetersi più volte nel corso della giornata. Il movimento migliora la circolazione del sangue e ti consente di tollerare meglio gli sbalzi di temperatura. Porta sempre con te un ventaglio: un piccolo vezzo femminile molto utile! Segui un’alimentazione adeguata e limita il fumo. Vestiti “a strati”, scegliendo indumenti che sia facile togliere al momento della vampata (magliette e camice leggere, golf aperti), di tessuti naturali che assorbano il sudore, evita bagni troppo caldi. Impara a rilassarti e prenderla con filosofia, la tensione peggiora le vampate.
Considera che sono un sintomo passeggero, destinato a sparire. Se comunque sono troppo intense, chiedi consiglio al tuo ginecologo.
I sudori notturni sono un vero fastidio. Per cercare sollievo, mantieni una temperatura fresca nella camera da letto. Usa solo biancheria di tessuti naturali (poliestere e nylon non fanno traspirare e favoriscono il sudore): il cotone bianco è sempre il più indicato ma anche il lino d’estate che è molto fresco. Tieni sul comodino un piccolo ventilatore a batteria, una ciotola o uno spruzzino pieno d’acqua e una spugna per poterti rinfrescare rapidamente. Meglio usare acqua tiepida e lasciarla evaporare: così sottrai calore alla pelle e acceleri la sensazione di sollievo. Anche le terapie di rilassamento sono efficaci perché calmano la mente e il corpo. Se non riesci a trovare sollievo la terapia ormonale sostitutiva è efficace sia sulle vampate che sulle sudorazioni notturne che in genere viaggiano in coppia.
Solo così ho potuto mantenere il mio lavoro nelle pubbliche relazioni.
La testimonianza di Carla tra le tante che abbiamo raccolto: “Le vampate erano diventate insopportabili, ero sempre in ansia che comparissero d’improvviso quando ero con un cliente. Non parliamo poi dei sudori notturni, non ne potevo veramente più. All’inizio ho provato a pasticciare io su consiglio delle amiche ma sarebbe stato meglio chiedere subito al mio ginecologo: solo con la terapia ormonale sostitutiva ho davvero ottenuto una soluzione efficace ed evidente che mi ha permesso anche di mantenere senza ansie il mio lavoro che continua ad appassionarmi.
Ho mantenuto la terapia per qualche anno, poi d’accordo con il mio ginecologo l’ho interrotta gradualmente, nell’arco di qualche mese. Mi ricordo che mi disse di non farlo troppo bruscamente, per evitare che ricomparissero vampate o sudorazione, di cui – in verità – non ho più sofferto. Se non avessi avuto questa terapia non so davvero come avrei fatto. Meno male che c’è; tra l’altro ho letto proprio in questi mesi che adesso ci sono soluzioni ancora più tollerate rispetto a quelle di qualche anno fa.”
Con i cambiamenti ormonali in atto, è facile che cambi anche il ritmo sonno-veglia. Prova a elaborare un rito personale di preparazione al sonno, una sorta di mantra di rilassamento per favorire un riposo notturno rigenerante. Includi in questa “cerimonia del buon riposo” una tisana: la valeriana viene usata da secoli contro i disturbi del sonno ma vanno bene anche passiflora, camomilla, menta piperita, erba gatta, luppolo. Se il sonno continua ad essere disturbato, ti svegli di notte o troppo presto o fai fatica ad addormentarti, chiedi consiglio al tuo medico curante. Potrebbe essere utile assumere melatonina coniugata con aminoacidi: non regola solo il ritmo sonno-veglia ma è un ottimo antiossidante e fattore di protezione cellulare. Non fare però di testa tua, consultati sempre prima con il tuo medico curante o il tuo ginecologo.
La cruda verità è che il fumo fa male. Intanto accelera la menopausa, toglie luminosità alla pelle, fa male ai polmoni, al cuore e infiamma i vasi (oltre la metà degli attacchi cardiaci intorno ai 40 anni sono dovuti al fumo), aumenta il rischio di osteoporosi senza che tu te ne accorga. Non sei convinta? La lista è ancora lunga: causa circa il 30% dei tumori in generale (polmone, cervice uterina, mammella). La buona notizia è che i danni sono reversibili dal momento in cui smetti. Pensaci!
Potrebbe essere il primo segno di osteoporosi che ti avverte che le tue ossa stanno perdendo in densità ed è il momento di pensarci. Ne consegue un osso più fragile e un maggior rischio di fratture in futuro. Vi sono casi in cui l’osteoporosi non è del tutto silente e può manifestarsi con dei dolori ossei, soprattutto alla schiena, in particolare nella zona lombare, che vengono spesso sottovalutati, se non ignorati del tutto (soprattutto da noi donne che sopportiamo il dolore meglio degli uomini) o confusi con dolori dovuti all’artrosi (“dolore alle giunture”), anch’essa correlata ad una carenza di estrogeni. La cosa migliore è parlarne subito con il tuo medico e valutare insieme se non sia il caso di fare una Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC).
In più sono sicura di proteggere ossa e cartilagini.
Leggete che cosa ci ha scritto Silvia sulla terapia ormonale sostitutiva: “In pratica è un investimento sulla mia salute futura, oltre a farmi stare bene anche in questo delicato momento in cui vedo le mie amiche soffrire. Io sono sempre stata dell’idea di prendere la terapia ormonale sostitutiva. Certo prima di prenderla mi sono documentata bene e ne ho parlato a lungo con il mio ginecologo. Volevo tenere sotto controllo i sintomi più disturbanti: vampate, sudori di notte e compagnia bella ma volevo anche proteggermi dai disturbi più tardivi della menopausa, come l’osteoporosi, l’artrosi e il rischio cardiovascolare. E’ importante investire in salute. Sono contenta della mia scelta, la rifarei e la consiglierei anche a un’amica. MI ha permesso di vivere in pieno anche questo momento così delicato, facendomi sentire bene con me stessa e con gli altri.”
A causa dell’artrosi, durante la menopausa, tutte le nostre giunture cominciano a logorarsi, anzi in chi è predisposta cominciano anche prima per questo la prevenzione è fondamentale. In pratica, le articolazioni - che fungono da ammortizzatori tra le ossa - perdono progressivamente la loro funzione, sia per l’età ma anche per posture sbagliate, cause genetiche, traumatiche o per malattie come il diabete o la gotta. Il fatto che l’artrosi progredisca più rapidamente dopo la menopausa chiama in causa anche gli ormoni estrogeni. Il movimento, a tutte le età, fa sempre molto bene per contrastare l’artrosi. A tavola, è fondamentale un adeguato apporto di calcio e di vitamina D.
Perché succede? Da un lato, la carenza di ormoni estrogeni altera l’acidità vaginale (il famoso pH), aprendo le porte ad eventuali germi presenti nelle feci (ricorda che è sempre importante lavarsi da davanti a dietro proprio per evitare la contaminazione delle zone intime più delicate), dall’altro causa secchezza vulvare e impoverisce la mucosa della vagina e dell’uretra (il canale da dove esce la pipì) che diventa più sottile e fragile e facilmente irritabile. Inoltre, la mancanza di estrogeni priva l’uretra di quel “cuscinetto ammortizzatore”, con funzioni protettive, che normalmente la congestione dei vasi crea durante i rapporti sessuali. Ecco perché è anche più facile che si scateni una cistite 24-72 ore dopo un rapporto sessuale.
Il bisogno impellente di urinare e altri imbarazzi urinari.
Non sei la sola, sei ben accompagnata! C’è chi deve correre in bagno per uno stimolo urgente, chi deve fare pipì ogni mezz’ora (pollacchiuria) o si sveglia più volte di notte per farla (nicturia) svegliando – magari – anche il partner. C’è chi soffre di più di cistite ricorrente o di piccole perdite involontarie di urina (incontinenza), che è iniziata magari dopo un parto ed è stata trascurata; c’è anche chi fa fatica a svuotare completamente la vescica e ha sempre la sensazione di avere ancora “due goccette” da fare. Come contrastare tutto ciò? Oltre a chiedere consiglio al medico, puoi sicuramente rafforzare il pavimento pelvico con specifici esercizi, da fare più volte al giorno; controlla il peso e mangia in modo sano, evitando sostanze piccanti ed alcolici. Evita la biancheria troppo stretta e scegli tessuti sempre naturali. Lavati con prodotti a pH fisiologico per non alterare l’acidità delle mucose intime.
Gli estrogeni mantengono la pelle bella e una loro carenza tende a renderla progressivamente più sottile, fragile e disidratata. Si irrita per un nonnulla. Compaiono prurito e secchezza cutanea (gli esperti parlano di “xerosi”) ma anche sensazione di formicolio o di spilli. Che cosa puoi fare? Innanzitutto mantieni la pelle sempre molto ben idratata e pulita, evitando i detergenti troppo aggressivi e usando creme e lozioni appropriate (chiedi consiglio al tuo farmacista di fiducia). Proteggi la pelle dall’esposizione solare, in qualsiasi periodo dell’anno. Anche la dieta può aiutarti: consuma alimenti ricchi di vitamine A, C ed E, potenti antiossidanti che combattono l’aging della pelle. Bevi molta acqua nel corso della giornata, per mantenere i tessuti ben idratati. Accetta le piccole rughe e i segni di espressione, fanno parte del tuo vissuto e sottolineano la tua personalità.
Forse non lo sapevi ma gli estrogeni influenzano la qualità e la quantità della secrezione lacrimale dell’occhio, che svolge una funzione protettiva, lubrificante, nutritiva, antibatterica e ottica. La modificazione del film lacrimale, che riveste l’occhio, sono alla base di molti dei disturbi oculari che le donne in menopausa lamentano: “mi bruciano gli occhi”, “ho la sensazione di avere della sabbia negli occhi”, “ho un calo visivo”, “mi dà fastidio la luce”, “non tollero più le lenti a contatto”, “ho sempre le palpebre pesanti”. La terapia ormonale sostitutiva migliora questi sintomi, ad essa si può associare anche un sostituto lacrimale: in commercio ne esistono numerosi ed è compito dell’oculista individuare il più adatto al tuo caso, in base all’esame del tuo film lacrimale.
Fino alla menopausa noi donne godiamo del cosiddetto “ombrello da estrogeni” ovvero di una maggiore protezione di cuore e vasi rispetto agli uomini della stessa età, grazie proprio all’azione degli ormoni femminili. Quando questi si riducono, viene meno tale protezione e corriamo gli stessi rischi dei nostri compagni. La mancanza di estrogeni tende a far aumentare nel sangue l’LDL-colesterolo (quello “cattivo”), i trigliceridi e a ridurre l’HDL-colesterolo (quello “buono”) aumentando il rischio che si formino placche di aterosclerosi all’interno dei vasi. La riduzione del flusso di sangue dove c’è una placca tende a fare alzare la pressione arteriosa. Quindi, attenzione a mantenere un peso corporeo adeguato all’età e all’altezza con l’attività fisica, moderata ma regolare, e con un’alimentazione sana e ben bilanciata. Chiedi consiglio al tuo medico curante o al tuo ginecologo.
La pancia gonfia è dovuta alla presenza, nell’intestino crasso, di gas prodotto dalla fermentazione del cibo che può ristagnare in piccole sacche di dilatazione della parete intestinale (diverticoli). Anche la stipsi è un altro disturbo della menopausa, perché la motilità intestinale è condizionata dagli ormoni: gli estrogeni la favoriscono, i progestinici la riducono. In caso di questi disturbi è bene aumentare la quantità di fibre nella dieta e anche di liquidi e fare un’attività fisica regolare: la vita sedentaria è deleteria per la digestione. Vanno ridotti zuccheri, latticini, alcolici, e caffè. Soprattutto alla sera, meglio limitare alimenti che provochino fermentazione come i lieviti (pizze, focacce, prodotti da forno lievitati). Un ottimo rimedio contro la stipsi è mangiare molta frutta (con la buccia) a meno di non avere il diabete. In questo caso il consumo va moderato secondo le indicazioni del diabetologo. Ottimi anche i semi di girasole o di lino che “massaggiano” le pareti intestinali e hanno anche un effetto emolliente.