I benefici dell'acido folico in forma già attiva.
Se già non l’hai fatto, inizia con l’acido folico, meglio in forma attiva.
La gravidanza è uno dei momenti più emozionanti nella vita di una donna in cui è necessario prestare attenzione a tutto ciò che – come l’alimentazione – può influire sullo sviluppo della giovane vita che si porta in grembo.
Sin dalle primissime fasi della gravidanza, il fabbisogno nutrizionale della futura mamma cambia non tanto in termini di calorie quanto in termini di alcune vitamine e minerali di cui anche il feto ha particolarmente bisogno in questo periodo. Primo fra tutti, soprattutto all’inizio, ancor prima del concepimento è l’acido folico che sarebbe auspicabile assumere nella sua forma attiva (vitamina B9), naturale e subito biodisponibile, fondamentale per un sano sviluppo del sistema nervoso centrale del feto. Per il corretto utilizzo del folato attivo da parte dell’organismo di mamma e bambino è importante anche un’ adeguata integrazione di altre vitamine e minerali (micronutrienti) quali per esempio la Vitamina B6 e la vitamina B12, la vitamina C, la vitamina A e la vitamina D. Tra i minerali, lo Zinco, il Calcio, il Magnesio, lo Iodio. Anche l’integrazione di Ferro è molto importante. Il fabbisogno infatti aumenta durante la gravidanza ma la quantità introdotta con la sola alimentazione quotidiana potrebbe non essere sufficiente a generare uno stato di carenza. Prima di acquistare un integratore chiedi sempre consiglio al tuo ginecologo.
L’attenzione a un’adeguata integrazione dei micronutrienti più indispensabili in questo delicato periodo va di pari passo con una maggiore attenzione sotto il profilo della qualità degli alimenti. Quindi attenta a quello che scegli: la salute del tuo bambino dipende anche da quello che porti a tavola. Spesso è proprio la gravidanza che rende più consapevole una donna sulle proprie scelte alimentari presenti e future. È l’occasione giusta anche per te!
Per prevenire alcune malformazioni congenite del sistema nervoso centrale.
L’acido folico e i folati sono stati riconosciuti come essenziali nella prevenzione di alcune malformazioni fetali congenite. Ecco perché la supplementazione, in particolare con acido folico attivo, è molto importante durante la gravidanza. Livelli subottimali di folati nelle primissime fasi della gravidanza (in particolare i primi 28 giorni) aumentano infatti in modo rilevante il rischio di sviluppare malformazioni fetali, in particolare i difetti del tubo neurale (DTN) come la spina bifida o l’anencefalia. Inoltre, i folati sembrano avere un ruolo non ancora ben chiarito nella prevenzione di altre malformazioni congenite, come la labio e la patatoschisi e alcuni difetti cardiaci.
Per le particolari esigenze del feto che comportano un aumento del fabbisogno, uno stato subottimale di folati può dare luogo a ritardo di crescita intrauterina, placenta previa (cioè che cresce sul fondo dell'utero, in corrispondenza della cervice) e parto pretermine. Poiché i folati sono coinvolti nel metabolismo dell’aminoacido omocisteina, la carenza di folati durante la gravidanza è stato associato a un aumento della pressione arteriosa o alla pre-eclampsia. La pre-eclampsia (o gestosi) è una patologia che può svilupparsi durante la gravidanza. Questa condizione è caratterizzata da un innalzamento eccessivo della pressione sanguigna (ipertensione), spesso associata a un aumento significativo di proteine nelle urine (proteinuria elevata).
Perché si consiglia l’integrazione con folato attivo (5-MTHF)? Perché è la forma già attiva, equivalente a quella naturale, quindi direttamente biodisponibile, più assimilabile sia per la futura mamma che per il feto, che contribuisce alla crescita dei tessuti in gravidanza. In combinazione con le vitamine D e B12 e con i minerali Ferro e Zinco, l’acido folico attivo interviene favorendo il normale processo di divisione cellulare.
L’integrazione giornaliera di 400 microgrammi (mcg) di acido folico attivo nelle donne in età fertile, per almeno un mese prima e fino a tre mesi dopo il concepimento incrementa le riserve materne di folati.
L’acido folico attivo è efficace nel prevenire il rischio di patologie della gravidanza ed è la principale forma di folato che attraversa la placenta; è presente nel sangue materno e nel sangue del cordone ombelicale che nutre il feto.
L’apporto di folati durante tutta la gravidanza sembra avere anche potenziali effetti benefici su importanti patologie materne e fetali come aborto ricorrente, ridotta crescita fetale, distacco di placenta e preeclampsia. Il meccanismo di base che sembra accomunare queste patologie o essere almeno uno delle cause, è l’eccesso di omocisteina, aminoacido che viene ridotto, aumentando l’apporto di folati. Il livello plasmatico di omocisteina, valutabile con un esame del sangue, è sempre inversamente correlato all’apporto di folati (vitamina B9), rappresenta quindi un importante indicatore del livello di vitamina B9 presente.
Fai bene a pensarci sin da ora. Attieniti a quanto dicono le Linee Guida.
L’alimentazione della donna in dolce attesa non si discosta molto da quella dei periodi normali ma deve coprire, soprattutto per alcuni nutrienti – come i folati – l’aumentato fabbisogno da parte del feto per garantire un regolare e sano sviluppo del sistema nervoso centrale e non solo.
Le Linee Guida, sia nazionali e internazionali, raccomandano una supplementazione di 400 microgrammi (mcg) al giorno di acido folico attivo (5-MTHF) nelle donne senza fattori di rischio specifici, al fine di raggiungere una concentrazione ottimale nella prevenzione delle patologie della gravidanza e delle malformazioni congenite correlate a una carenza di folati in questa particolare fase della vita.
L’integrazione ottimale dovrebbe iniziare almeno un mese prima del concepimento per prepararsi nelle migliori condizioni per l’avvio della gravidanza. I folati sono fondamentali soprattutto nelle primissime fasi della gestazione per questo l’integrazione è indispensabile almeno fino alla fine del primo trimestre (periodo periconcezionale).
Decisamente SÌ, per questo si consiglia l’integrazione prima di programmare una gravidanza.
È confermato già da tempo che i folati sono micronutrienti essenziali già prima del concepimento, in quanto prevengono il rischio di comparsa di difetti legati alla mancata chiusura del tubo neurale del feto.
Una supplementazione adeguata con i folati prima di programmare una gravidanza, aumenta le probabilità di buon esito della gravidanza stessa e della salute fetale.
Come raccomandato dal Network Italiano Promozione Acido Folico, le donne in età fertile, che prevedano o non escludano una gravidanza, dovrebbero assumere una quantità aggiuntiva di 400 microgrammi al giorno (0,4 mg/die) di vitamina B9, a partire da almeno 1 mese prima del concepimento e fino al terzo mese di gravidanza (periodo periconcezionale).
È stato dimostrato che i folati hanno un effetto benefico sulla funzione ovarica anche se il meccanismo esatto deve essere ancora identificato.
Alcuni studi hanno dimostrato l’importanza della proporzione delle concentrazioni di folato e dell’aminoacido omocisteina nel microambiente dell’ovocita (cellula riproduttiva femminile) in maturazione, ovvero nel liquido follicolare.
Un eccesso di omocisteina e/o una carenza di acido folico, potrebbero infatti compromettere un’adeguata maturazione dell’ovocita e un corretto sviluppo dell’embrione (embriogenesi). È stato altresì dimostrato che il folato e l’omocisteina sono presenti nel liquido follicolare (liquido che circonda l’ovocita durante la sua fase di maturazione) in modo proporzionale ai livelli ematici circolanti.
I folati concorrono anche alla riduzione della concentrazione di omocisteina attraverso una reazione di rimetilazione a metionina (spostamento di un gruppo metile –CH₃ da una molecola all’altra). La carenza di folati comporta pertanto un aumento della concentrazione di omocisteina. Concentrazioni elevate di omocisteina nel liquido follicolare possono essere dannose per la qualità e la maturazione dell’ovocita, con conseguente impatto negativo sulla fecondazione, sull’impianto e sullo sviluppo dell’embrione. Il microambiente dell’ovocita in maturazione è pertanto influenzato positivamente dai folati.
Pensaci prima, potrai prepararti nelle condizioni migliori.
Alcune ricerche hanno sottolineato che il 50 % delle donne/coppie affronta la gravidanza impreparata, senza informazioni adeguate sui possibili esiti avversi della gravidanza e su come prevenirli. Perché prevenirli si può. Basta pensarci prima e parlarne per tempo con il proprio ginecologo e/o con il medico di famiglia. Alcune coppie fissano anche uno o più colloqui con un genetista o con un neonatologo, sulla base anche della propria storia familiare.
Si tratta di fare quello che oggi viene chiamato counselling preconcezionale che consente alla donna di prepararsi nelle condizioni migliori per accogliere una gravidanza senza rischi, pensando anche a una supplementazione di micronutrienti (vitamine e minerali) adeguata nei tempi e nelle modalità.
Il progetto di un figlio è troppo importante per non prepararsi nel migliore dei modi, pensandoci con anticipo! E se non si è riusciti a farlo? Tenere sempre a mente che prima è meglio è, soprattutto nei primi tre mesi di gravidanza.