Per capirci non è un argomento su cui ridacchiare o da prendere sotto gamba, soprattutto quando si è giovani. Perché è utile informarsi, parlarne con una persona più matura? Perché è importante “tirare fuori” tutti i dubbi, tutto ciò che non è chiaro, soprattutto se non si è abituati a parlarne in famiglia. Perché chi vive bene la propria sessualità può aiutarti a capirne il valore. Perché abituarsi a parlare significa non avere paura del sesso. Perché si può averne paura? Certo, se non si è in grado di comprendere che quello che stanno vivendo corpo e mente non è qualcosa di “pericoloso” ma solo di nuovo e di …. normale! Come lo sbocciare di un fiore profumato. Ciò che non si conosce può spaventare solo se non si è preparati ad affrontarlo e a viverlo pienamente nel migliore dei modi. Parlarne può aiutarti a capire i segnali spia di una situazione a rischio per te, segnali che non vanno mai sottovalutati, anche se provengono da persone in apparenza “amiche” o di cui ci si dovrebbe poter fidare. La cronaca, purtroppo, insegna e le donne devono essere ben consapevoli e preparate a “fiutare” il pericolo ma nello stesso tempo a vivere bene la propria vita sessuale con la persona che si ama davvero. L’amore è meraviglioso se c’è rispetto.
Davvero pensi di non meritare gli sguardi degli altri solo perché hai qualche chiletto di troppo, qualche brufolo (che poi sparirà) o perché non assomigli a una top model? Comincia con il farti qualche domanda: chi stabilisce cos’è veramente bello e che cosa è brutto? Pensi davvero che per essere vincenti siano necessari solo accessori esteriori? E’ un pensiero del tutto sballato, anzi il bello di ciascuno di noi sta proprio nelle nostre differenze, che ci rendono unici! Catapulta in fretta il tuo pessimismo il più lontano possibile. Dai un colpo di spugna al “così piace agli altri” e risveglia il tuo sano senso critico: “è più importante che io piaccia a me stessa”, perché? Perché ciò che conta, quando si è giovani – ma vale a qualsiasi età - è piacersi anche con i difetti. Ci sono piccole imperfezioni che curate e studiate bene e valorizzate possono anche farti diventare “un tipo interessante”. Quindi benissimo abolire golosità inutili soprattutto se ti creano problemi di pelle e di linea. Go, go and go a muoversi di più! Ma la cosa da tenere ben presente è “Non mi sento uno schianto di bellezza, ma mi piaccio! E se mi piaccio perché mai non dovrei piacere agli altri?” La parola dello specchio non è l’ultima e non dice neppure tutta la verità: l’ultima parola ce l’hai sempre e solo tu! Pensaci!
Possibile che le mostruosità si siano concentrate tutte in te? Hai presente la canzone di Ligabue “Salviamoci la pelle, che bella o brutta è quella lì, rendiamola unica”? Il corpo e la bellezza, che tra l’altro è un fatto soggettivo, sono grandi doni e vanno curati, coltivati. Belli si può anche diventare, perché essere belle non è solo questione di pelle. Per diventarlo ci vuole coraggio, voglia di comunicare, di essere se stessi e di vivere alla grande con tutto il patrimonio che ciascuno nasconde dentro di sé e che ancora non conosce. Come scoprire lo splendido cigno che sta crescendo dentro di te? 5 consigli tanto per cominciare: cura l’igiene e già qualcosa si risolve, fai sport per diventare più tonica e sviluppare le parti del corpo che ti interessano di più. Non dare troppo peso allo specchio che riflette un’immagine incompleta ma in ogni caso evita di abbuffarti con pasticci inutili….. e se proprio qualcosa di te rappresenta davvero un problema, parlane con una persona adulta di fiducia che ti possa indirizzare correttamente. Ricorda che si diventa ciò che si ama: allenati ogni giorno in questa palestra della bellezza, coltiva pensieri positivi, leggi libri di spessore, nutriti di idee e persone che siano di valore. Sicuramente i risultati saranno efficaci e la tua bellezza più profonda germoglierà fino a goderne tu e chi ti frequenta.
É una domanda importante, davvero! E ciascuno ha diritto di trovare il suo confidente più adeguato, perché non siamo tutti uguali! Ecco spiegato perché alcune ragazze parlano con l’amica del cuore, altre con la mamma con cui hanno un rapporto speciale, o con la zia o una sorella maggiore o un altro adulto di fiducia. Ma anche al di fuori della famiglia o della cerchia di amici (che spesso possono avere gli stessi dubbi e non avere risposte) ci sono molte figure che possono essere d’aiuto, in base all’ambiente in cui si vive: un insegnante con cui c’è un’empatia particolare, l’allenatore se si fa sport, una suora o un prete se si frequenta l’oratorio, il ginecologo del Consultorio, se preferisci una persona più professionale. L’importante è che la persona con cui hai deciso di confidarti sia aperta al dialogo, comprensiva, sensibile, spenda del tempo per te e capisca davvero ciò che gli stai raccontando. Dopo esserti confidata, dovresti sentirti rassicurata e arricchita. Non avere timore o paura di chiedere. Meglio una domanda in più, che può sembrarti stupida, che un errore fatto per leggerezza, che può condizionare la tua vita e quella di chi vi sta vicino.
Amare è un po’ come osservare un giovane germoglio che cresce in primavera: l’amore, infatti, ha i suoi ritmi, ha bisogno di attenzioni, di cure, di intelligenza per scoprire che cosa si nasconde nel cuore dell’altro. E proprio come un germoglio, all’inizio è molto, molto delicato. Il primo passo è capire se la strada può essere percorsa insieme, senza saltare le tappe. Come interpretare allora i segnali che giungono dalla persona che ti piace? I gesti sono molto importanti, devono farti notare che c’è un interesse speciale ma rispettoso, serio. Anche i baci sono seri e vanno usati con serietà. Meglio non fidarsi di chi si mostra subito troppo affettuoso o pressante: potrebbe nascondere non un sentimento sincero ma solo voglia di divertirsi. Anche i silenzi talvolta parlano, nel senso che possono nascondere una grande timidezza dell’altro che magari si “scioglie” per te! Non c’è un modo unico di amare ma certo è che per chi ti ama davvero, diventi indispensabile e te lo vorrà dimostrare in tutti i modi! Ti troverà bella dentro e fuori. Accetterà i tuoi difetti e perfino li amerà. Con l’amore non si gioca, ma si vive.
É si, è proprio così, il primo bacio non si scorda mai, con le sue ansie, emozioni, desideri, speranze o delusioni! Può dare una svolta a una storia così come suggellare un patto d’amore! Il bacio è un gesto importante, di valore, da non sprecare, che mette in modo dinamiche da cui può essere difficile tornare indietro. In ogni bacio parliamo di noi e di quanto teniamo all’altra persona. Butta via i tuoi timori e pensa che nell’amore non esistono stereotipi, non c’è una tecnica da imitare, per fortuna! Ognuno è libero di giocare con la propria creatività. Se il bacio è un’imitazione o un’esperienza di cui vantarsi con gli amici perde la sua caratteristica più intima che è quella di dare e ricevere amore vero. I baci dati male non valgono nulla come quelli per passare il tempo o per far finta di essere grandi. Con un bacio trasmetto me stessa e tutto quanto sento dentro, se dentro non sento nulla, non trasmetterò nulla. E allora che fare? Il rispetto per te e per la persona amata, se ben coltivato darà equilibrio e bellezza ad ogni bacio. Ah, un’ultima cosa, il valore dell’attesa: un bacio desiderato a lungo avrà un “sapore” unico a dispetto di 1000 tecniche! Vale la pena rifletterci.
L’estate è la stagione degli amori a prima vista, fatta apposta per sperimentare in prima persona tutto il “potenziale esplosivo” di questo tipo di amore. Come riconoscerlo? Niente di più semplice. Vedi la persona che ti piace e non capisci più nulla? Sei attratta da lui come da una calamita? OK, è amore a prima vista! Un sentimento strano: si alimenta soltanto vedendo la persona. Non è necessario conoscerla bene: il cuore parte per la tangente, lavora per conto suo e il cervello non sempre riesce a stargli dietro. Certo, emozioni al top ma anche SOS pericolo! Spesso, infatti, si possono prendere sbandate da cinema. Prima cosa, cuore e cervello sempre connessi, poi prendere tempo per parlarsi e capire che tipo di persona si ha di fronte. Potrebbe sempre capitare che chi ti sembra bellissimo “fuori” in realtà non sia poi così bello “dentro”. La bellezza non si misura certo dalla circonferenza dei muscoli o dalla profondità dello sguardo. Non fermarti all’apparenza, all’aspetto fisico, prova a scavare un po’. Il tesoro, se c’è, verrà sicuramente fuori e sarà valsa la pena aspettare.
La risposta è dentro di noi: va dove ti porta il cuore, quando è collegato alla testa!
Una riflessione si può fare subito e cioè che il rapporto sessuale non è una prova di amore! Certamente ne è una componente fondamentale ma non lo dimostra, non lo rende più vero. In altre parole, il messaggio è: non fidarti di chi ti fa pressioni, ti riempie di regali e poi mira solo a portarti a letto! Non è amore quello che ricatta. La persona che ama sa rispettare e attendere. Altra riflessione importante: non ti fai del male e non fai del male al tuo ragazzo o alla tua ragazza se rispettate a vicenda la vostra natura. Ci si fa del male quando si banalizza il rapporto, quando lo si svilisce, se si sceglie di non scegliere e di lasciarsi andare. Ma allora come sapere quando è il momento giusto? La risposta è dentro di te, se non hai paura di metterti in gioco, di farti delle domande, di fare delle riflessioni. Sono risposte che solo tu puoi scoprire nelle scelte di ogni giorno, nei si e nei no di cui ti assumi la responsabilità. L’amore è una cosa bella e seria che va trattata con rispetto e che non si esaurisce in un rapporto fisico. Quando si sta insieme si condivide un progetto, ci sono tante cose da scoprire, sperimentare, insomma da vivere perché con l’amore non si gioca ma si vive.
Ecco due delle tante bufale e leggende metropolitane che ancora girano intorno al sesso e al rischio di gravidanza o di malattie sessualmente trasmesse.
Non si capisce perché ma è credenza comune che gli spermatozoi ‘muoiano’ in acqua. In realtà, fare sesso in acqua è come farlo in qualsiasi altro posto: per non rinunciare al piacere di un rapporto in mezzo al mare, meglio usare sempre un contraccettivo.
Durante il ciclo mestruale la donna è generalmente meno fertile è vero, ma la possibilità di gravidanza rimane, meglio non rischiare! In caso di ciclo irregolare o particolarmente lungo, il ciclo mestruale si può sovrapporre all’inizio dell’ovulazione e aumentare la fertilità, soprattutto in una ragazza giovanissima alle prese con i primi cicli mestruali.
Altra grande bufala! Le differenze di desiderio tra uomini e donne non sono sul piano della quantità di desiderio, ma su quello della qualità: per esempio la donna vive un erotismo diffuso su tutto il corpo, non solo legato ai genitali, come quello maschile. Anche le fantasie erotiche del nostro immaginario sono diverse tra uomini e donne.
Le fantasie femminili sono generalmente più emotive, sentimentali, piene di tenerezze e di affetto, con punte di esibizionismo e narcisismo. Le immagini sono più astratte e immaginative.
Le donne si raffigurano delle vere e proprie storie.
Le fantasie maschili sono solitamente più esplicite di quelle femminili, più visive, con immagini genitali, staccate da ogni contesto emotivo. Il sesso nelle classiche fantasie maschili è un desiderio allo stato puro, una gratificazione puramente fisica.
Niente di più falso! Il coito interrotto è uno dei metodi più a rischio: l’uomo infatti non è sempre in grado di controllare l’eiaculazione e anche durante il rapporto sessuale potrebbe uscire del fluido seminale che, seppur con una minima quantità di spermatozoi, potrebbe portare a una gravidanza. Inoltre, quando si è molto giovani, e il ragazzo è inesperto e molto coinvolto, può essere difficile riuscire a controllare con esattezza il momento in cui interrompere il rapporto e anche frustrante perché viene bloccato “sul più bello”. Non per tutti rappresenta un piacere.
“Voglio vivere questa esperienza in modo totalmente spontaneo, poi ci penserò!” Sfatiamo subito questa bufala! La verità che più verità non si può è che si può rimanere incinta sin dalla prima volta. Quindi il modo migliore per viverla spontaneamente e con passione è quello di evitare rischi inutili scegliendo una protezione contraccettiva che garantisca di concentrarsi pienamente su questa esperienza, unica nella vita di ciascuna di noi. Sapere che non corri rischi di gravidanze indesiderate e che nello stesso tempo proteggi la tua “dote” di fertilità ti dà davvero la possibilità di vivere il rapporto in modo spontaneo, sano e sereno, creando quell’intesa di fiducia e di complicità che sono valori importanti per iniziare bene la propria vita sessuale.
Il piacere sessuale non ha età e può regalare momenti di grande intimità.
Dopo la menopausa, al sesso non si deve rinunciare, anche se il corpo necessita di qualche “aiuto” in più, per esempio per contrastare la secchezza vaginale. Anche se l’attività sessuale si riduce con l’aumento dell’età, la soddisfazione e la qualità dei rapporti rimane alta!
E hai ragione: è vero proprio il contrario! È scientificamente dimostrato che i superalcolici, soprattutto in quantità ingenti, favoriscono l’ impotenza e il calo del desiderio sessuale. Inoltre, lo stato di ebbrezza può portare a esporsi a situazioni a rischio, come un rapporto non protetto….. o non voluto! Ragazze, sempre meglio essere lucide! In ogni situazione.
E infatti, lo è, tra le più pericolose. La convinzione che praticando il sesso orale si è al sicuro da malattie sessualmente trasmissibili (MST) è molto diffusa, ma non è così. Lo scambio di fluidi corporei può causare la trasmissione di numerose infezioni (AIDS, HPV, gonorrea, Candida, Clamidia…), attraverso piccoli tagli o abrasioni della mucosa orale.
Un tempo si chiamavano malattie veneree, dal nome di Venere, la dea dell’amore. Si tratta di infezioni che si contraggono attraverso il rapporto sessuale con persone infette. Maggiore è il numero di partner sessuali, maggiore è il rischio di contagio. L’AIDS è solo l’esempio più eclatante, ma esistono diverse altre malattie trasmissibili per via sessuale: la candidosi, la clamidia, il trichomonas, la gonorrea, l’herpes genitale, la sifilide, l’epatite B. Sono causate da germi (batteri, virus, parassiti, funghi) presenti nello sperma o nelle secrezioni vaginali.
I principali segnali d’allarme sono: evidenti perdite vaginali maleodoranti, bruciori quando si fa la pipì, dolore al basso ventre o dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia), presenza di piccole lesioni come vescicole, pustole etc. Tutti questi segni richiedono una tempestiva visita dal ginecologo. La maggioranza delle MST si può curare in maniera piuttosto semplice e tutti i partner devono aderire alla cura per evitare di essere contagiati di nuovo. Il contagio si può prevenire utilizzando il preservativo ad ogni rapporto sessuale ed evitando rapporti sessuali a rischio o con molti partner.
Sembra facile a dirsi ma occorre volerlo e ricordarselo in tutte le circostanze.
Fare l’amore può essere meraviglioso, a patto che non ci siano rischi e ansie: di una gravidanza indesiderata ma anche di una infezione sessualmente trasmissibile con i rapporti sessuali. Purtroppo non sempre i segnali che ci aiutano a riconoscere i pericoli sono così chiari e, in certi casi, l’attrazione sessuale che si prova verso una persona e la sincerità delle nostre intenzioni ci rendono meno attente. Quali comportamenti sono particolarmente a rischio? Eccone alcuni tra quelli a cui fare maggiore attenzione:
Le malattie sessualmente trasmesse (MST) sono infezioni che possono diffondersi attraverso i contatti sessuali non protetti. Colpiscono persone di tutte le età e di tutti i livelli sociali, ma sono sempre più frequenti tra i giovani e i giovanissimi. Ogni anno almeno 1 adolescente su 20 contrae una MST e l’età di contagio tende ad abbassarsi in relazione alla sempre più precoce età del primo rapporto sessuale (7% già tra i 13-14 anni) e all’aumento del numero di partner sessuali occasionali. Tra le ragazze e le donne le conseguenze sono più serie e possono influire sulla fertilità. Non credere che queste infezioni interessino solamente le persone che hanno relazioni promiscue. Chiunque abbia rapporti sessuali non protetti può contrarre una MST. Esserne affetti non è una vergogna, lo è invece mettere a rischio la propria salute e quella della persona che si ama ed eventualmente di un bebè in arrivo, se si è rimaste incinta. L’informazione e la prevenzione sono le chiavi per proteggersi dalle MST.
La Clamidia è l’infezione batterica trasmessa con i rapporti sessuali più frequente tra le donne, con 54 milioni di nuovi casi ogni anno in tutto il mondo. Le donne sono più sensibili degli uomini per la differente anatomia e sono maggiormente esposte alle sue complicanze perché nella donna l’infezione decorre più spesso senza sintomi. Le donne giovani (< 25 anni) possono più facilmente andare incontro a gravi complicanze, come la malattia infiammatoria pelvica (MIP o PID dall’inglese Pelvic Inflammatory Disease) ovvero un’infiammazione estesa e dolorosa che coinvolge il tratto genitale femminile (utero, tube e/o ovaie) e talvolta anche gli organi pelvici vicini. La MIP, se trascurata, può portare a infertilità delle tube e aumenta notevolmente il rischio di gravidanza extrauterina.
Si tratta di virus della stessa famiglia, ma non è detto che avere l’herpes labialis predisponga anche all’herpes genitale. Quest’ultimo rappresenta una delle più comuni malattie sessualmente trasmesse ed è, in genere, più frequente nelle donne che negli uomini. L’infezione si manifesta con piccole vescicole, in genere riunite “a grappolo” che possono essere accompagnate da gonfiore ghiandolare e dolore; vanno incontro a rottura, lasciando erosioni che formano una crosta e guariscono in modo spontaneo in 2-4 settimane (più rapidamente durante le recidive), dando raramente origine a cicatrici.
L’herpes labiale provoca lesioni della cute intorno alla bocca o della mucosa al suo interno. Il contagio con il virus avviene per contatto diretto con una persona infettata o è mediato da oggetti contaminati e si verifica, in genere, nell’infanzia. Dopo il contagio il virus migra attraverso le terminazioni nervose sensitive o il sangue nei gangli del nervo trigemino, dove si localizza in modo latente e dai quali può successivamente essere riattivato da vari stimoli (stress psico-fisici, flusso mestruale, eccessiva esposizione al sole, deficit immunitari etc). Quando si riattiva, ritorna alla cute, percorrendo la stessa via, e dà origine a una lesione ricorrente. La terapia specifica è a base di farmaci antivirali.
Le infezioni fungine da Candida sono frequentissime soprattutto tra le adolescenti: è stato stimato che circa il 75% delle donne abbia avuto almeno un episodio di candidiasi vulvovaginale nel corso della propria vita. Tra di loro, più o meno la metà avrà una seconda recidiva e in alcuni casi l’infezione tenderà a diventare una candidiasi ricorrente (caratterizzata cioè da 3-5 episodi all’anno che si ripetono). É importante parlarne subito con il proprio ginecologo per cercare di impostare una buona prevenzione delle recidive.
Il papillomavirus umano (HPV) è considerato l’agente responsabile delle forme di infezioni sessualmente trasmesse più frequenti nella popolazione generale. La sua prevalenza varia con l’età ed è più alta nelle donne giovani. Esistono oltre 120 ceppi di HPV, che si differenziano per i tipi di tessuto che infettano. Più di 40 tipi colonizzano l’epitelio intorno all’ano e ai genitali (cervice uterina, vagina, vulva, retto, uretra, pene, ano), e alcuni fra questi sono definiti HPV ad alto rischio. Tra gli HPV ad alto rischio, i ceppi 16 e 18 sono quelli più frequentemente implicati nel carcinoma cervicale. Altri tipi ad alto rischio sono associati a tumori cervicali, ma con minore frequenza, mentre gli HPV a basso rischio (quelli cioè non legati a forme tumorali) possono comunque provocare condilomi anogenitali in entrambi i sessi. Da alcuni anni è disponibile la prevenzione vaccinale da eseguirsi prima dell’inizio dell’attività sessuale.
Niente di più vero. Purtroppo è proprio così! Ma il silenzio non è sinonimo della scomparsa di questa infezione, anzi, semmai , il contrario! Anche se negli ultimi anni se ne parla meno è molto importante non abbassare la guardia perché il virus non è stato debellato. In Italia si stimano tra i 108.000 e i 156.000 casi di persone con virus HIV (sieropositive) o con AIDS conclamato, compresi i casi non diagnosticati. Il 21% di tutti i casi sono donne tra i 15 e i 49 anni. Le giovanissime (10-19 anni) sono le più vulnerabili. L’infezione da HIV provoca un indebolimento progressivo del sistema immunitario (immunodepressione), aumentando il rischio sia di tumori che di infezioni da parte di virus, batteri, protozoi e funghi, che in condizioni normali possono essere curate. Dopo il contagio è possibile vivere per anni senza alcun sintomo e accorgersi dell’infezione solo al manifestarsi di una malattia. Sottoporsi al test HIV è, quindi, l’unico modo di scoprire l’infezione. Da una trentina d’anni, l’Istituto Superiore di Sanità mette a disposizione un servizio di Telefono Verde 800861061 che risponde a tutte le domande in modo anonimo. Segnatelo.
L’estate è il periodo più a rischio per le Malattie Sessualmente Trasmesse (MST), è vero. Perché succede? Perché molte persone, soprattutto i giovani, si spostano e vanno in cerca di avventure occasionali. Ricorda che queste infezioni, anche quando sono asintomatiche o comunque non troppo vistose, se trascurate possono portare a disturbi sessuali e problemi di fertilità in entrambi i sessi, soprattutto a quello femminile. Alle donne capita spesso di accorgersi di essere state contagiate solo quando si cerca di avere un bambino. Il preservativo va sempre usato in tutti i rapporti sessuali: è l’unica protezione efficace contro le MST. Se vuoi proteggerti anche da una gravidanza indesiderata è meglio se associ anche un contraccettivo sicuro dietro consiglio del tuo ginecologo.