Sembra strano ma non tutte le donne – così come Flavia –sanno che esiste una pillola contraccettiva che contiene solo ormone progestinico, senza estrogeno.
E’ bene sapere come agisce considerato che è questo ormone a garantire l’efficacia contraccettiva.
Il progestinico ha una duplice azione: la prima, la più importante, è il blocco dell’ovulazione; la seconda, di supporto, ma comunque indispensabile, è la modificazione del muco cervicale. Il muco diventa denso ed ostile alla risaluta degli spermatozoi dalla vagina verso l’utero, dove si trova la cellula uovo. Se non viene rilasciato l’ovulo (ovulazione) e gli spermatozoi non arrivano a destinazione, non può avvenire la fecondazione. Anche la mucosa uterina, l’endometrio, si modifica e diventa inadatta ad accogliere l’eventuale uovo fecondato. Il meccanismo, quindi, è multiplo, per garantire la massima efficacia contraccettiva possibile con il minimo dosaggio ormonale.
Ho letto che i contraccettivi con solo progestinico sono di diversi tipi.
In effetti è vero, come ha letto Ambra - la pillola senza estrogeno, è uno dei tre tipi di contraccettivo ormonale con solo progestinico. Oltre alla pillola, puoi scegliere l’impianto sottocutaneo (che rilascia il progestinico etonogestrel) e la spirale medicata che rilascia il progestinico levonorgestrel (IUD-LNG).
Confesso che all’inizio l’assenza di estrogeno non mi rassicurava. Ho cambiato idea.
Il dubbio di Clelia è il dubbio di molte. Tranquilla, non è così, anzi! La pillola progestinica è più efficace (99,95%) di quella combinata. Previene la gravidanza senza gli effetti collaterali legati all’assunzione dell’estrogeno. “Ho scoperto parlandone con il mio nuovo ginecologo che la pillola con solo progestinico lavora allo stesso modo delle pillole combinate e ha un’efficacia altrettanto elevata.” Continua Clelia. In molte situazioni, effettivamente, la pillola senza estrogeno può essere una soluzione più indicata. Parla con il tuo ginecologo per valutare i benefici e i rischi, prima di fare la tua scelta. Ogni donna merita la scelta più appropriata.
Mi sono trovata benissimo anche se prima del parto prendevo la combinata.
Brava Serena! La pillola senza estrogeno è l’unica pillola indicata durante l’allattamento, una volta che questo sia avviato. Iniziare troppo presto non è consigliabile. Dopo il parto, infatti, la caduta dei livelli circolanti di progesterone è indispensabile per l’avvio della lattazione e un inizio troppo precoce con la pillola progestinica potrebbe interferire con la produzione del latte. Può essere assunta dalla donna che allatta dopo le prime 6 settimane dal parto (dopo le prime 3 settimane, in caso si decida di non allattare).
Il mio gine me l’ha consigliata da subito perché sapevo di non allattare al seno.
É capitato anche a te quello che riporta Mariangela? Poiché la pillola senza estrogeno ha un effetto minimo sul sistema della coagulazione, può essere utilizzata nelle donne che non allattano al seno già nell’immediato post-partum, senza alcun aumento del rischio di tromboembolie venose, ictus o infarto.
Per stabilire quando iniziare, parlane prima con il tuo ginecologo.
Il dubbio di Concetta è più che lecito ed è bene informarsi. É vero che gli ormoni femminili influiscono sull’umore ma la depressione post-parto è una sindrome clinica vera e propria, ben definita che riconosce cause complesse e compare in genere in donne predisposte anche prima di rimanere incinta. Sei mai stata depressa in passato, tanto da avere necessità di antidepressivi, o hai sofferto di forte depressione e disturbi del comportamento prima dei cicli? Nella tua famiglia hai aiuto con il bambino? Se non sei in una di queste situazioni non c’è nulla di cui preoccuparsi. In ogni caso tieni sempre a mente – anche per una futura gravidanza – che sono informazioni importanti da dare al tuo ginecologo. Sapendolo prima è possibile prepararsi meglio ad affrontare gravidanza e puerperio.
Finalmente, da quando uso la pillola senza estrogeno il seno non mi scoppia più!
Anche a te è capitato come a Carmen di sentire il seno sempre gonfio con la pillola combinata? La tensione mammaria protratta così come il mal di testa, la nausea o il vomito sono spesso effetti estrogeno-correlati. Quasi il 90% delle donne che passano da una pillola combinata a una pillola senza estrogeno sono soddisfatte del cambio, come emerge dai commenti raccolti in studio: “Mi ha aiutato a rivolvere gli attacchi di mal di testa….”, “Nausea? Non so più cos’è!“, “Il senso di vomito mi tormentava: finalmente ho messo la parola fine!”, “Sono soddisfatta della mia scelta, mi fa stare meglio e il mio fidanzato …… è più contento ;-) ci siamo capite, vero?!”
Sei anche tu una fumatrice accanita come Fulvia?
In effetti sono molti ormai gli studi raccolti in letteratura che documentano un maggior rischio di problemi cardiovascolari per le donne fumatrici che assumono la pillola contraccettiva combinata. Se pensi sia utile cambiare, la pillola senza estrogeno può offrirti una soluzione meno rischiosa ma prima consultati con il tuo ginecologo per valutare rischi e benefici e, se puoi, limita il fumo: non fa male solo al cuore, ma a tutto l’organismo e innesca una situazione cronica di infiammazione che è dannosa per la tua salute di oggi e di domani.
Ho letto che la pillola senza estrogeno è indicata nelle donne con eccesso di peso.
Possiamo confermarlo: la pillola progestinica può essere una soluzione più sicura nelle donne che sono in sovrappeso e anche obese. L’obesità è causa di innumerevoli complicazioni della gravidanza, e dunque le donne obese dovrebbero essere particolarmente motivate a utilizzare un contraccettivo sicuro.
L’eccesso di peso, infatti, è direttamente correlato a un maggior rischio di formazione di trombi rispetto al peso nella norma. Il consiglio, quindi, da valutare con il proprio ginecologo, oltre a quello di cambiare pillola (in caso tu stia assumendo una pillola combinata) è quello di cambiare anche il tuo stile di vita, stando più attenta alle porzioni e alla qualità di ciò che mangi e facendo più attività fisica. Il movimento fa bene al corpo e alla mente e anche alla sessualità. Provare per credere!
A una mia amica, anche lei diabetica, l’ha consigliata il ginecologo.
Altra domanda interessante, quella di Laura. Secondo le più recenti linee guida la pillola senza estrogeno viene raccomandata anche nelle donne con diabete di tipo 2 (che spesso si accompagna a sovrappeso od obesità e/o ipertensione) sia di recente diagnosi che di lunga data, con complicazioni diabetiche, nei quali l’uso della pillola combinata viene sconsigliato. La scelta va comunque discussa e concordata con il proprio ginecologo sulla base del profilo personale della singola donna.
Non esitare a parlare con il medico per sciogliere qualsiasi dubbio in proposito.
Non avrà altri effetti collaterali diversi da quelli della pillola combinata?!
La domanda di Lorella è sicuramente condivisa da molte altre donne come te.
La pillola senza estrogeno non sembra presentare importanti effetti secondari, anzi in alcune condizioni – come avrai capito da alcune risposte – è più indicata proprio perché non induce i classici effetti correlati all’assunzione di estrogeno e inoltre ha un minor rischio cardiovascolare. In alcune donne possono comparire irregolarità mestruali di vario tipo che non hanno comunque alcun impatto sulla salute generale, come ti confermerà il tuo ginecologo, ma che in alcuni casi, soprattutto se la donna non è ben informata, possono creare disagio e quindi interruzione del metodo.
Il passaggio è in genere semplice e rapido, non occorrono pause particolari.
Ciò che scrive Liliana è vero. Se si decide di passare a una pillola senza estrogeno mentre si assume una pillola classica estroprogestinica, si può farlo subito, basta cambiare compressa e assumere quella nuova prescritta dal tuo ginecologo.
Le donne che non hanno le mestruazioni (perché hanno partorito da poco o perché allattano, o perché sono in amenorrea) possono iniziare a prendere la pillola senza estrogeno in qualsiasi momento, sempre dietro indicazione del proprio ginecologo che spesso, in queste circostanze, può raccomandare l’utilizzo del preservativo nei primi 7 giorni di assunzione, per garantire la massima sicurezza contraccettiva.